La guerra fredda digitale: un gioco a somma zero?¶
di Stefano Cecere - 25 ottobre 2023
Quali sono le prospettive dell'Intelligenza Artificiale nella competizione di potere tra le superpotenze globali e quali gli elementi in campo? Siamo davvero davanti ad un gioco a somma zero, ovvero dove ci può essere solo un vincitore?
Lāavanzamento dellāIntelligenza Artificiale (AI), soprattutto quella generativa e predittiva (vedi i vari ChatGPT, Claude, Bard) sta diventando un fattore chiave nel contesto geopolitico con implicazioni profonde per la competizione tra superpotenze, per le strategie nazionali e per le disuguaglianze globali. LāAI modifica la cooperazione economica, il commercio, la condivisione dei dati, la diplomazia e le operazioni militari.
Stati sovrani, entitaĢ non governative, societaĢ private e singoli individui stanno correndo una gara digitale, tra collaborazione e competizione, su un terreno in continua evoluzione e dagli esiti imprevedibili percheĢ la AI eĢ una tecnologia disruptive, di rottura, che rivoluziona gli equilibri economici e in grado di far crollare giocatori consolidati a vantaggio di nuovi arrivati. Nel contesto geopolitico possiamo immaginare come non siano in gioco solo i poteri economici di gruppi privati, ma lāequilibrio mondiale.
Qualcuno ha azzardato che sia giaĢ iniziata una nuova guerra fredda digitale, giocata con gli strumenti dellāAI, della potenza di calcolo, dei dati.
Data la complessitaĢ di questo sistema in continua evoluzione, possiamo cercare di cogliere lāattuale situazione accennando ai vari elementi in campo per tenerli monitorati e integrarli in uno sguardo di geopolitica internazionale.
Sicurezza nazionale e militarizzazione¶
Le AI piuĢ avanzate possono essere usate come armi nella guerra cibernetica. Ci sono preoccupazioni riguardo alle armi autonome, ai sistemi di sorveglianza, agli attacchi informatici e lāescalation incontrollata dei conflitti.
La regolamentazione della militarizzazione dellāAI eĢ difficile a causa del suo rapido sviluppo, della necessitaĢ di cooperazione e della natura dual-use della tecnologia (civile e militare).
Sorgono preoccupazioni etiche su chi sarebbe responsabile in caso di danni involontari e sullāetica della delega delle decisioni di vita o morte alle macchine.
Propaganda¶
CāeĢ un uso crescente di contenuti artificiali in campagne di influenza politica e un equivalente uso delle AI per identificare e sventare queste manipolazioni (una preoccupazione anticipata giaĢ nel 2008 dal CEO di Google).
La protezione dei confini digitali diventeraĢ cruciale quanto quella delle frontiere geografiche.
La propaganda alimentata dallāAI rappresenta seri rischi su due scale: a livello macroscopico minaccia di destabilizzare i processi democratici, i governi e le relazioni internazionali, mentre a livello microscopico erode la fiducia pubblica e causa disordini socioculturali.
La volatilitaĢ del flusso di informazioni digitali esaspera questi problemi, con un potenziale abuso in futuro di AI avanzate che possano manipolare psicologicamente su larga scala attraverso media modificati, ma altamente realistici.
Implicazioni economiche e lavoro¶
Il potenziale di automazione dellāAI potrebbe portare a significative perdite di posti di lavoro in vari settori. I paesi che non si adatteranno potrebbero affrontare difficoltaĢ economiche con potenzialmente disordini sociali.
Se fino a pochi anni fa sembravano a rischio soprattutto i lavori manuali o ripetitivi, oggi si aggiungono anche lavori di una certa creativitaĢ e intellettuali.
Non cāeĢ luogo al mondo i cui dirigenti dāazienda non abbiano posto studio, formazione e implementazione delle AI tra le prioritaĢ immediate da attivare.
Privacy e sovranitĆ dei dati¶
I sistemi AI richiedono enormi quantitaĢ di dati per funzionare efficacemente, sollevando problemi legati alla loro raccolta, conservazione e utilizzo. Molti Stati sono preoccupati dalla possibilitaĢ che entitaĢ straniere accedano ai dati dei loro cittadini, portando a discussioni sulla localizzazione e sovranitaĢ degli stessi. Questi temi tuttavia richiedono ingenti investimenti, non solo economici, per essere gestiti in casa.
Abbiamo visto recentemente sollevate questioni di privacy (anche qui in Italia) e di locazione dei data center.
Preoccupazioni etiche¶
Diverse culture e societaĢ hanno standard etici variabili. Con lo sviluppo e la diffusione globale dellāAI cāeĢ il rischio di imporre i propri standard, portando a potenziali conflitti culturali. Non sono pochi gli enti internazionali e nazionali interessati a sviluppare policy di etica digitale.
Dipendenza dai giganti della tecnologia¶
Poche grandi aziende (principalmente con sede negli USA e in Cina) stanno guidando la rivoluzione AI, aumentando le preoccupazioni riguardo una dipendenza eccessiva da queste entitaĢ e i potenziali comportamenti monopolistici che potrebbero manifestare.
Lāhardware, i chip e le schede che supportano le AI sono attualmente prodotte da tre colossi: NVIDIA (USA), AMD (USA), Intel (USA). ma chi produce per loro? TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company). Al riguardo il CEO di NVIDIA disse: Ā«Basically, there is air and TSMCĀ». Il 75% della produzione globale di semiconduttori eĢ concentrata in Cina e in Estremo Oriente.
Allāhardware si deve sovrapporre la potenza di calcolo dei cloud, che coincidono ormai con la sede di ogni servizio web. In questo campo, gli USA con Amazon Web Services, Microsoft Azure e Google Cloud sono attualmente i maggiori protagonisti.
Digital divide¶
Mentre alcuni Stati avanzano rapidamente, altri potrebbero rimanere indietro, creando un crescente divario digitale, ampliando le disuguaglianze esistenti, ad esempio il dislivello tra il Nord e il Sud globali.
Le nazioni sviluppate sono meglio preparate per la rivoluzione dellāAI grazie a investimenti significativi in ricerca e sviluppo, mentre gli Stati del Sud globale soffrono limitazioni strutturali e ridotta formazione.
Sfide normative¶
Regolamentare lāAI eĢ un compito complesso a causa della sua rapida evoluzione. Trovare un equilibrio tra la promozione dellāinnovazione e la garanzia di sicurezza ed etica eĢ una sfida significativa per i politici in tutto il mondo.
In questa situazione lāUnione Europea sta decidendo come regolamentare questo gioco, consapevole di essere in dipendenza di due opposti continenti. Il Regno Unito sta cercando di porsi come mediatore tra lāUE e gli USA. La Cina ha da poco emanato una bozza di normative che prevedono il non usare contenuti non allineati.
Standarizzazione¶
La standardizzazione eĢ fondamentale per assicurare lāinteroperabilitaĢ dei sistemi AI, promuovere trasparenza e fiducia e affrontare questioni etiche.
Anche qui la rapida evoluzione della tecnologia rappresenta un ostacolo significativo, poicheĢ spesso supera la velocitaĢ di sviluppo degli standard, creando una continua sfida.
Nonostante la complessitaĢ nella creazione di standard universali, le prospettive sono promettenti con organizzazioni come lāISO e lāIEEE attivamente impegnate nello sviluppo di standard focalizzati su terminologia, considerazioni etiche e specifiche tecniche.
Open Source¶
OpenAI, tra i protagonisti della rivoluzione con il suo ChatGPT e DALL-E, nacque no-profit nel 2015 con lāintento di fare ricerca e condivisione open source. Nel 2019 eĢ diventata una societaĢ commerciale e vale oggi 90 miliardi. Nel mondo attuale del R&D rimane la tendenza a rilasciare quanto possibile in Open Source, in una sorta di collaborazione mondiale. Meta (societaĢ proprietaria di Facebook) ha rilasciato tutti i suoi modelli in open source, con lāeffetto che in pochi mesi dopo il rilascio, chiunque nel mondo puoĢ creare soluzioni simili a quelle dei prodotti di punta commerciali, spesso con innovazioni.
Costi di esercizio¶
Un servizio come ChatGPT non eĢ economico da gestire: sembrerebbe che costi 700.000 dollari al giorno. Ci sono giaĢ altri report che indicano quanto ogni richiesta costi molto in denaro e risorse, anche energetiche. OpenAI necessiteraĢ di altre 30.000 GPU NVIDIA solo per sopravvivere al 2023. Da qui si capisce lāurgenza di creare nuovi chip, magari proprietari, per non dipendere da fornitori esterni e la corsa al risparmio energetico.
Competizione globale¶
La competizione globale nellāAI eĢ vista come una sorta di corsa agli armamenti, in particolare tra gli Stati Uniti e la Cina. Questa competizione eĢ paragonata alla corsa allo spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica, durante la Guerra Fredda. La leadership nellāAI eĢ vista come un fattore chiave per la supremazia globale, con il Presidente russo Putin che giaĢ nel 2017 affermava che Ā«chi diventeraĢ leader in questo campo diventeraĢ il governante del mondoĀ». Ā«We are in a competition with China and AI is at the absolute centre of that competitionĀ» dichiara la Commissione della Sicurezza Nazionale USA.
āPuntiamo a diventare il primo centro di innovazione sullāIntelligenza Artificiale entro il 2030ā e il āNext-Generation Artificial Intelligence Planā eĢ definito prioritario nellāagenda della leadership del Partito Comunista Cinese.
USA e Cina e decoupling¶
Negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno iniziato ad adottare misure restrittive per limitare lāaccesso della Cina a tecnologie chiave, come i chip avanzati, e hanno stretto accordi con altre nazioni per limitare lāesportazione in Cina di attrezzature per la produzione di chip. Pechino, dāaltro canto, aspira a superare gli Stati Uniti e sta perseguendo la militarizzazione intelligente per ottenere un vantaggio tecnologico competitivo sul campo di battaglia, puntando al primato mondiale entro il 2030. CāeĢ un crescente decoupling tecnologico tra Stati Uniti e Cina, dove entrambe le nazioni stanno riducendo la loro dipendenza tecnologica reciproca. Il problema sono peroĢ i costi e la regolamentazione del lavoro, che rendono gli USA e gli Stati occidentali fortemente meno competitivi.
Taiwan¶
Il 100% della capacitaĢ produttiva di semiconduttori avanzati (sotto i 10 nanometri) eĢ localizzata in Taiwan (92%) e Corea del Sud (8%). Le avanzate capacitaĢ di produzione di TSMC rendono Taipei un attore critico nellāecosistema globale dellāhardware AI. Lāisola ribelle ha inoltre un robusto settore di produzione elettronica che fabbrica di tutto, dai laptop agli smartphone, rendendola di importanza strategica nella catena di approvvigionamento tecnologico globale.
Per questo le tensioni geopolitiche e le rivendicazioni territoriali della Cina sono una minaccia generale e garantire la sicurezza e la stabilitaĢ dellāindustria tecnologica di Taiwan eĢ di interesse per molti paesi che dipendono dalla sua produzione.
BRICS¶
Al vertice BRICS di Johannesburg il Presidente Xi Jinping ha annunciato lāintenzione di formare un gruppo di studio sullāAI per monitorare da vicino il progresso e lo sviluppo della tecnologia e catalizzare lāinnovazione allāinterno dei BRICS, sottolineando lāimportanza di una governance comune e la standardizzazione per migliorare sicurezza, affidabilitaĢ, controllo e equitaĢ delle tecnologie. Si vedono poi diverse iniziative per sviluppare strategie e politiche nazionali come AI for All dellāIndia e il Piano di Sviluppo dellāIntelligenza Artificiale di Nuova Generazione della Cina.
Altri Stati¶
Chi sta investendo nello sviluppo, ricerca e regolamentazione delle AI (dati 2023):
Canada | Pan-Canadian Artificial Intelligence Strategy ($93M) |
Francia | AI for Humanity ($1.6bn); IA-Clusters ($523M) |
Germania | Federal Artificial Intelligence Strategy ($3.2B) |
India | National Strategy for AI ($944M) |
Giappone | Incluso nel New Energy and Industrial Tech Dev Fund ($875M) |
Russia | National Strategy for AI Development ($6.1B) |
Singapore | Included in Services and Digital Economy Program ($366M) |
South Korea | Artificial Intelligence R&D Strategy ($1.95B) |
Emirati Arabi | G42 Expansion Fund ($10B) |
UK | AI Sector Deal ($1.2B) |
Formazione¶
Ultimo fattore chiave da considerare e monitorare eĢ il livello di formazione e di talenti capaci di integrare le nuove tecnologie nel proprio tessuto. Anche piccole nazioni e gruppi industriali possono avere lāopportunitaĢ di un celere sviluppo.
USA, Cina ed UE sono in prima linea. Considerando lāaltissima mobilitaĢ dei talenti si vedono dinamiche di immigrazione ed emigrazione, incentivi a rientrare (ad esempio: la metaĢ degli studenti cinesi di AI sono andati a lavorare negli USA, la Cina ha risposto promuovendo lāAI in 440 universitaĢ; e offrendo ad un ingegnere cinque volte il salario di Taiwan).
Collaborazione o Competizione ?¶
Se consideriamo che i sistemi AI non hanno le limitazioni umane come la stanchezza, operano e migliorano incessantemente, in modo sempre piuĢ preciso e potente su tutti i fronti, tirando i fili con gli elementi qui sopra elencati eĢ evidente quanto la posta in gioco sia altissima.
Tralasciando per il momento il cosa ne faremo di questa tecnologia (scenario paradisiaco o distopico), preoccupiamoci del come ci arriveremo: cāeĢ chi valorizza e auspica una piena collaborazione internazionale e chi invece vede necessariamente un gioco a somma zero, ovvero dove la vincita di uno eĢ la perdita dellāaltro (mors tua, vita mea).
Il mondo dei ricercatori e sviluppatori eĢ cooperativo, non saremmo qui e non avremmo questa accelerazione senza i papers e i modelli resi open source, ma le superpotenze che hanno molti piuĢ interessi in campo, dallāapprovvigionamento delle materie prime alla produzione, al controllo dei dati sensibili ai gap militari, sono piuĢ inclini a vedere una competizione.
Se cāeĢ una cosa di cui oggi possiamo essere sicuri eĢ che questa guerra fredda digitale basata sullo sviluppo delle AI eĢ appena iniziata e avraĢ scenari incerti e imprevedibili.
Risorse consultate¶
Articoli¶
- https://www.thedefencehorizon.org/post/geopolitics-artificial-intelligence
- https://apcoworldwide.com/blog/the-digital-cold-war-predictive-ais-disruptive-role-in-geopolitics/
- https://www.csis.org/analysis/choking-chinas-access-future-ai
- https://foreignpolicy.com/2023/03/27/us-china-ai-competition-cooperation
- https://www.foreignaffairs.com/world/artificial-intelligence-power-paradox
- https://www.forbes.com/sites/robtoews/2023/05/07/the-geopolitics-of-ai-chips-will-define-the-future-of-ai
- https://thediplomat.com/2020/02/the-geo-technological-triangle-between-the-us-china-and-taiwan/
- <https://thediplomat.com/2021/05/ta
- https://www.thedefencehorizon.org/post/geopolitics-artificial-intelligence
Podcast¶
https://www.cfr.org/podcasts/artificial-intelligence-and-great-power-competition-paul-scharre